22 Luglio 2013 - Festa Patronale
Perché quest’isola si chiama “Maddalena?” Ce lo domandano anche i turisti. Noi locali, sappiamo che in tutto il territorio diocesano da S. Teodoro a Castelsardo, non c’è altra località che porti questo nome. Sappiamo anche che il suo nome antico era “Ilva”; per un periodo è stata chiamata “Porcaria”; si sa di un antico monastero, presumibilmente in zona Cala Chiesa, denominato “S. Angelo di Porcaria”. Ma poi come e chi gli ha cambiato il nome? Molto
probabilmente la presenza nell’arcipelago dei monaci benedettini dal XIII alla metà del XV secolo. Sappiamo che, oltre al monastero di S.Angelo a La Maddalena, ce ne era uno nell’isola di Lavezzi e uno nell’isola di S. Maria.
Al Priore di S. Maria, forse frate Guglielmo, il Papa Innocenzo IV, il 22 ottobre 1243, affidò l’incarico di togliere la scomunica alla giudicessa di Torres Adelasia che aveva sposato il re Enzo figlio dell’imperatore Federico II. Una missione diplomatica di grande importanza, evidentemente i monaci di S. Maria erano ben noti e il loro priore doveva essere un uomo molto stimato. La presenza dunque dei monaci facilmente influì nel dare ad alcune isole i nomi di santi: Santa Maria, Santo Stefano, Santa Maria Maddalena, legati anche a qualche piccola chiesa di cui abbiamo notizia come quella di S. Stefano. Nella scelta del nome “Maddalena” avrà influito anche la “Legenda Aurea”, un’antologia di santi molto diffusa nel Medio Evo e che racconta del viaggio di Maria Maddalena in barca verso la Provenza in Francia, presumibilmente attraverso le Bocche di Bonifacio e si racconta di un suo miracolo nel salvare il figlio di un principe di un’isola rocciosa. Tutto questo potrebbe spiegare la scelta del nome. Dicevano i latini: “Nomen est omen” per dire che il nome è un impegno, un programma, un augurio. Noi cittadini dell’isola, che portiamo il nome di S. Maria Maddalena, abbiamo anche l’impegno di essere, guardando a lei, annunciatori credibili di Cristo risorto.
D.D. (da Bollettino 29 Luglio 2013)
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Chiusura del mese Mariano all'Oasi della Panoramica in La Maddalena
Chiesa Campestre dedicata alla S.ma Trinità - La Maddalena - ultima domenica del mese mariano.
Il mal tempo non ha scoraggiato i fedelissimi devoti alla santissima Trinità. Il Comitato omonimo, presieduto da anni da Nardino Porcu, con il suo Staff, ha preparato da mesi la ricorrenza. Il parroco di Santa Maria Maddalena, don Domenico Degortes, ha celebrato la Santa Messa alle ore 17.30 in una chiesetta davvero gremita di fedeli. Hanno concelebrato con lui il viceparroco don Alberto Guevara, Don Paolo Piras, Don Gianfranco Pilotto, Don Olivier Mesana (Parroco di Ajaccio - Corsica) e il diacono Don Antonello Tumminello, quest'ultimo, anche predicatore del triduo dedicato alla figura della Trinità. Al termine della processione, breve a causa del mal tempo, lo staff del comitato ha aperto la festa con gustosi spuntini, lieta musica e la tanto attesa estrazione finale della "storica lotteria". Di seguito le fotografie.
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Località Carlotto - Isola di La Maddalena, Sardegna, Italia.
Tantissimi pellegrini hanno partecipato alla Messa delle 0re 16.00 di questo mercoledì primo maggio 2013. A celebrare la funzione dedicata alla Madonna del mare sono stati Don Domenico Degortes, Don Andrea Domanski, Don Paolo Piras, Don Albert Guevara unitamente al diacono Don Antonello Tumminello. La Festa è stata curata dal Comitato Festeggiamenti Santa Maria Maddalena (Classe 1963). Dalla mattina alla sera centinaia di persone (indigeni e turisti) si sono assiepate in ogni angolo dello splendido scenario maddalenino. Musica, lotteria, balli, giochi e degustazione di squisitezze isolane. Simpatico anche il cosìdetto "Pozzo di San Patrizio" (oggetti di varia natura che i partecipanti hanno concesso in beneficenza).
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